Viviamo in una fase storica al crinale tra vecchio e nuovo. Nuove tecnologie nate dalla Rivoluzione digitale spingono fabbriche, servizi, mestieri e lavoratori verso un orizzonte di profonda trasformazione. Come in tutte le fasi storiche di profondo cambiamento tecnologico, economico e sociale, la traiettoria di sostenibilità, equità e benessere che si può imprimere ai cambiamenti dipende anche dalle istituzioni e dalle decisioni degli attori in campo.
L’orizzonte di riferimento è il futuro delle generazioni di bambini e ragazzi che oggi, messi alla prova dalla pandemia, devono essere messi nelle condizioni di costruire comunità sostenibili.
A livello di territori questa sfida si traduce nella necessità di generare “patti di comunità” incentrati sulla generazione e ri-generazione delle competenze e delle conoscenze.
Non si traccia una sostenibile traiettoria di vita per le generazioni dei giovani se non si pongono oggi le condizioni per un pieno accesso alle conoscenze che definiranno i mestieri di domani.
A breve qui gli eventi del programma “la prossima generazione UE è già qui” realizzati in collaborazione con il Tecnopolo di Forlì-Cesena.
Qui, come spunto di riflessione, un articolo pubblicato su Istituzioni del Federalismo sul bilancio di Garanzia Giovani e sulle nuove “piattaforme” per la formazione